Tutto pronto per sabato 19 novembre, quando appassionati, collezionisti e curiosi del mondo delle due e quattro ruote si troveranno alle ore 16 presso il padiglione 6 della fiera di Milano AutoClassica a Rho per assistere alla prestigiosa asta di Auto e Moto Classiche & Youngtimer di Wannenes.
Un catalogo da veri intenditori che si compone di 43 lotti: in apertura una serie di “automobilia”, successivamente alcune interessanti moto per passare poi a una nutrita selezione di vetture che spaziano dagli anni Trenta al Duemila raccontando la storia di motori e successi che non smetteranno mai di far sognare gli amatori.
Highlight della vendita sono le vetture di casa Maranello e in particolare la Ferrari 512 TR del 1992 (lotto 27, stima 150.000 – 250.000 euro) con soli 45.000 km e proveniente da un’importante collezione privata. Il modello in asta rappresenta la penultima evoluzione della leggendaria Testarossa, la Berlinetta GT che è stata uno dei simboli degli anni ‘80. Fu prodotta in soli 2280 esemplari fino al 1994 e sostituita poi dalla 512 M. Fascinosa con la sua iconica linea disegnata inizialmente da Leonardo Fioravanti nel 1984, la 512 TR è una vera e propria icona in movimento, oggi come allora.
Si fa certamente notare anche la 575 M Maranello del 2002 (loto 32, stima 250.000 – 350.000 euro) che vanta la peculiarità di essere una dei soli 246 esemplari di questo modello nata con il cambio manuale. L’esperienza dei tecnici permise l’introduzione di un cambio elettroattuato con palette in stile F1 e questa soluzione è stata appunto introdotta per la prima volta su una vettura Ferrari di questa tipologia. In numero ancora più esiguo e di conseguenza maggiormente rare sul mercato, le soluzioni come quella proposta all’incanto equipaggiata altresì con il Pacchetto Handling Fiorano che ha lo scopo di migliorare la reattività della vettura durante la guida sportiva.
Sempre logata cavallino il modello 365 GT 2+2 del 1969 (lotto 28, stima 160.000 – 260.000 euro) si presenta sobria e discreta: una GT destinata agli amatori che privilegiano prestazioni e comfort sulle lunghe distanze. La vettura, di proprietà della stessa famiglia sin da nuova, ha percorso meno di 67.000 km, ma soprattutto si tratta di una delle Ferrari 365 più originali in circolazione; rappresenta infatti una perfetta sintesi di sportività, classe e prestazioni al vertice della categoria.
Tra gli altri brand italiani non possiamo non citare l’Alfa Romeo 2000 Spider Touring Superleggera del 1960 (lotto 13, stima 55.000 – 85.000 euro). Soluzione dotata del passo accorciato di ben 20 mm, della potenza aumentata a 112 cavalli grazie ai carburatori doppio corpo e al maggiore rapporto di compressione. Modello di successo che è arrivato addirittura ad essere prodotto in quasi 600 esemplari in più della berlina. La bellezza armonica coniugata con l’aggressività delle prese d’aria sul cofano e delle modanature laterali che snelliscono le fiancate, hanno fatto della 2000 Spider una delle Alfa Romeo più eleganti e di maggior fama nel dopoguerra.
Come pure la Fiat1500A Cabriolet Viotti del 1937 (lotto 24, stima 65.000 – 85.000 euro) che ha partecipato alla Mille Miglia 2017 e si è aggiudicata la seconda targa Catania a 5 numeri. Questo modello fu rivoluzionario, non solo per l’industria automobilistica italiana ma soprattutto per quella internazionale. La 1500° è stata presentata al Salone di Milano nel novembre 1935 distinguendosi per il disegno ricercato e aerodinamico del grande designer Mario Revelli di Beaumont. Spinta dal raffinato sei cilindri da 1500cc, fu soprannominata la “vettura dell’eleganza e del silenzio”. La Carrozzeria Viotti, rinomata per le sue soluzioni stilistiche d’avanguardia, si occupò di allestire una piccola serie in versione cabriolet sul telaio della già acclamata berlina.
Altra casa che non necessita di presentazioni è Porsche che con la 911 2.2 S Coupé del 1970 (lotto 31, stima 150.000 – 200.000 euro) si presenta in catalogo una vettura mai restaurata che vanta ancora i fondi con vernice protettiva originale. Nelle competizioni, grazie alla rabbiosità del suo motore e alla proverbiale leggerezza e agilità, la 2.2 S divenne la vettura da battere nei rally e nelle gare su circuito. Complice di questa meritata fama fu inoltre la vittoria nel 1970 di Bjorn Waldegaard a bordo di una 911 2.2 S/T con motore strettamente di serie.
Passando ai veicoli a due ruote, la Puch MC175 Frigerio Semi-Works Enduro del 1975 (lotto 6, stima 5.000 – 10.000 euro) è una moto originale in tutte le sue parti, mai restaurata e dotata dei punzoni di alcune gare dell’epoca. La Puch in questione appartiene all’ultima serie della MC175 importata e assemblata dai Fratelli Frigerio, prima che questi incominciassero la produzione in serie delle loro motociclette nel 1976. Una vera e propria “capsula del tempo” per originalità, storia e condizioni che riporta indietro a una delle pagine più emozionanti della storia del motociclismo italiano.
Per informazioni e condition report gli esperti di dipartimento, Jacopo Villa e Damiano Fianco, sono contattabili ai seguenti indirizzi:
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